14 – Valderoa

di Davide Pegoraro e Alessandro Bernardi

La cima del monte Valderoa, con i suoi tanti cippi e monumenti, ancora oggi ci ricorda i tanti, terribili scontri che su di essa ebbero luogo. La sella che separa la montagna dalle linee italiane del Salarolo è stata bombardata all’inverosimile e le scariche detritiche che la caratterizzano ci fanno capire come venne perforata per realizzare gallerie e trincee. Ad est della vetta, un piccolo sperone roccioso chiamato dai tedeschi “nashorn” per la sua forma a corno, col suo nome ci ricorda anche il passaggio delle truppe di Erwin Rommel che qui combatterono aspramente contro gli italiani. L’enorme sacrificio, specie degli alpini (proprio qui fu attribuita a Vincenzo Colognese la Medaglia d’Oro al Valor Militare, una delle due assegnata a caduti provenienti dal nostro territorio), ma anche di molti altri reparti, ne ha fatto un luogo di grande importanza e ancora oggi leggendario.

Forse, proprio adesso, da un’altra parte nel mondo, un ragazzo sta facendo i miei stessi pensieri. Si arrotola una sigaretta e cerca di scaldarsi al sole, in una mattina fredda quanto questa. Sarebbe fin troppo facile guardarmi intorno e riconoscere, in uno qualsiasi dei miei compagni, quel ragazzo. Perfino a poche decine di metri da me, oltre la sella, ne troverei a bizzeffe.

Forse, proprio adesso, da un’altra parte nel mondo, un ragazzo sta facendo i miei stessi pensieri. Si arrotola una sigaretta e cerca di scaldarsi al sole, in una mattina fredda quanto questa. 

Sarebbe fin troppo facile guardarmi intorno e riconoscere, in uno qualsiasi dei miei compagni, quel ragazzo. Perfino a poche decine di metri da me, oltre la sella, ne troverei a bizzeffe.

Magari vestiti diversamente, è vero, e di sicuro più infreddoliti, visto che nei versanti a nord, perché vi possa far capolino un timido sole, bisogna aspettare aprile. Ma l’odore del trinciato è il medesimo, segno che il tabacco turco arriva a tutti, con o senza l’embargo. Misteri della guerra. Cose che rendono uguali, ed altre che ci distinguono a tal punto da renderci nemici. Un incrocio di casualità mi ha portato a nascere da questa parte della barricata.

Magari vestiti diversamente, è vero, e di sicuro più infreddoliti, visto che nei versanti a nord, perché vi possa far capolino un timido sole, bisogna aspettare aprile. Ma l’odore del trinciato è il medesimo, segno che il tabacco turco arriva a tutti, con o senza l’embargo. 

Misteri della guerra. Cose che rendono uguali, ed altre che ci distinguono a tal punto da renderci nemici. Un incrocio di casualità mi ha portato a nascere da questa parte della barricata.