14 – Porte di Salton

di Davide Pegoraro e Alessandro Bernardi

Una corsa contro il tempo, ecco cos’è stata la battaglia d’arresto. Inesorabile, una clessidra con sabbia così fine, da far sembrare la strozzatura del vetro tanto ampia da inghiottirla tutta in un solo istante. 

Dall’una e dall’altra parte, la pressante necessità di fare presto; in una guerra intera di staticità ed infiniti combattimenti dentro ad una trincea, finalmente la possibilità di mettere in pratica le dottrine studiate nelle accademie militari, spostare truppe, attuare aggiramenti, manovrare.

Una corsa contro il tempo, ecco cos’è stata la battaglia d’arresto. Inesorabile, una clessidra con sabbia così fine, da far sembrare la strozzatura del vetro tanto ampia da inghiottirla tutta in un solo istante. Dall’una e dall’altra parte, la pressante necessità di fare presto; in una guerra intera di staticità ed infiniti combattimenti dentro ad una trincea, finalmente la possibilità di mettere in pratica le dottrine studiate nelle accademie militari, spostare truppe, attuare aggiramenti, manovrare.

Proprio adesso che di pedine, nello scacchiere, non ce ne sono quasi più. Proprio ora che ogni errore potrebbe essere l’ultimo, senza il tempo e la possibilità di rimediare.

Una porta fa entrare od uscire? Una porta è aperta o chiusa? Chi avrà la chiave giusta? Certo si potrebbe sempre forzarla. Una freccia sembra suggerire una direzione. Difficile è il capire se sarà quella giusta, quella da seguire.

Proprio adesso che di pedine, nello scacchiere, non ce ne sono quasi più. Proprio ora che ogni errore potrebbe essere l’ultimo, senza il tempo e la possibilità di rimediare. Una porta fa entrare od uscire? Una porta è aperta o chiusa? Chi avrà la chiave giusta? Certo si potrebbe sempre forzarla. Una freccia sembra suggerire una direzione. Difficile è il capire se sarà quella giusta, quella da seguire.

Fino ad oggi, tutte le volte che ci hanno mandati verso qualcosa, abbiamo sempre trovato, ad aspettarci, la morte. L’importante è fare la propria mossa, già sapendo che il nemico l’ha prevista; ma che conta? 

Il re se ne sta con la regina al sicuro, protetto dagli alfieri, stretti tra le torri e davanti, da soli, noi fanti.

Fino ad oggi, tutte le volte che ci hanno mandati verso qualcosa, abbiamo sempre trovato, ad aspettarci, la morte. L’importante è fare la propria mossa, già sapendo che il nemico l’ha prevista; ma che conta? Il re se ne sta con la regina al sicuro, protetto dagli alfieri, stretti tra le torri e davanti, da soli, noi fanti.